PANNOLINI LAVABILI: UNA SCELTA ECONOMICA E FATTIBILE


Mentre ero al quinto mese di gravidanza una mia cara collega mi disse: “hai mai pensato di utilizzare i pannolini lavabili?”. Immediatamente le risposi che non mi sarei mai immaginata di passare intere giornate a sbiancare pannolini e pulire pupù liquida puzzolente! Beh, sapete una cosa? Riuscì a convincermi!

Inizialmente mi immaginavo questa scena: la Bella Lavanderina che tra una poppata e l’altra cantava canzoni in dialetto strofinando odorosi ciripà. Niente di tutto ciò!

I pannolini lavabili moderni non hanno niente a che vedere con quelli che venivano fatti indossare ai nostri genitori. I ciripà esistono ancora, intendiamoci, ma ci sono soluzioni ben più pratiche e comode.

On line potete trovare tantissime descrizioni riguardanti le tipologie di pannolini lavabili. Volendo potete anche richiedere dei campioni di prova per valutare quale fa più al caso vostro.

Io sinceramente non l’ho ritenuto necessario perché informandomi bene sul web ho trovato ciò che faceva al mio caso. Non sono andata alla ricerca del prodotto eco-friendly o quello più naturale possibile perché non era ciò che mi serviva. Volevo trovare un prodotto comodo da usare, facile da lavare, semplice da rimontare (diciamo… a prova di marito) e che fosse almeno un po' carino.

La formula che ho scelto è quella dei pannolini lavabili one-size Pocket.

In cosa consistono: sono pannolini composti essenzialmente da due parti. La prima la definirei “contenitiva”: è una vera e propria tasca esternamente rivestita di pull, un tessuto impermeabile e lavabile fino a 60 gradi, mentre all’interno si trova del micropile, un tessuto molto morbido al tatto ed assorbente. La seconda parte la definirei “assorbente”: una mega spugna in cotone da inserire nella tasca impermeabile che letteralmente assorbe la pipì del neonato. Più in bimbo cresce, più assorbenti si possono introdurre.

Nota: foto per dimostrare la dimensione
del pannolino, non le mie occhiaie
da neomamma....
Non bisogna aspettarsi un’assorbenza uguale agli usa e getta. Nel caso dei pannolini lavabili una bella e copiosa pipì lo riempie bene e lo appesantisce. Per quanto riguarda la popò naturalmente non viene assorbita, ma rimane a contatto con la pelle. Nei primi mesi o finchè non si inizia lo svezzamento, la popò rimane liquida, ma non tanto quanto la pipì. Necessita quindi di essere tolta dal pannolino prima del lavaggio.
Se si vuole evitare lo sbattimento, si possono acquistare dei veli raccogli feci che vengono appoggiati sopra il pannolino e vanno a diretto contatto con il sederino. Sinceramente li ho usati poco perché non mi è costata nessuna fatica levare velocemente il liquidone puzzone dal pannolino sotto l’acqua corrente.

La marca che ho acquistato si chiama Pororo, ma della stessa tipologia ve ne sono tantissime proposte su web. Non sono facili da trovare in giro per negozi. A Cremona ho scoperto tardi che potevo acquistare pannolini lavabili in un negozio eco-bio-green ecc.., ma non della tipologia che mi interessava.

Il prezzo iniziale per un corredo di 30 pannolini, numero minimo secondo me per poter sopravvivere senza impazzire con una lavatrice ogni 3 giorni, è stato di circa 300 euro. Non vi spaventate per i prezzo. Pensate solo che gli usa e getta possono venire a costare in un anno intorno ai 1000 euro e non li potete più utilizzare in caso arrivino altri figli, mentre per i lavabili ve la cavate con circa 200 euro di spese luce/acqua/gas all’anno in più rispetto al normale consumo. E i 300 euro se avrete più figli li spendete una volta sola!!!

Oltretutto in inverno la parte assorbente può essere messa in asciugatrice, mentre quella impermeabile si asciuga in 6/7 ore allo stendino che si può appendere in doccia o nella vasca!

Nei prossimi articoli vi racconto come è semplice organizzare il lavaggio dei pannolini, quali sono i pro ed i contro.

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