PICCOLE DRITTE PER RISPARMIARE DURANTE LA MATERNITA' (E OLTRE)
Nel post precedente si è parlato del guadagno mensile medio di una mamma
lavoratrice dipendente a tempo indeterminato. Oggi cercherò di darvi qualche
consiglio organizzativo per risparmiare qualche euro in più.
La spesa settimanale
1)
Studiate una
lista della spesa ad hoc per la
vostra famiglia e trovate un supermercato che dia buone offerte. Una app molto
utile a questo scopo è Dove Conviene: troverete tutti i volantini dei super ed
iper della vostra zona e potrete creare una lista che salvi il vostro
portafoglio.
2)
Sfruttate la spesa on line: per chi come me abita in
un paesino senza molte possibilità di scelta per la spesa (abbiamo solo Coop), risulta
utile un servizio di spesa telematico. I vantaggi sono molti. Fra questi prima
di tutto l’estinzione delle “tentazioni
da spesa pre-pranzo”. La lista è quella. Punto. Altra forte motivazione è
la selezione di un menù settimanale
studiato sulle offerte del sito, alle quali possiamo aggiungere anche
coupon. Io per esempio da mesi sfrutto la soluzione Iperdrive a Cremona.
Facendo così e non andando più di persona sono riuscita ad ottenere un
risparmio di circa 40 euro a settimana rispetto alla media delle spese
precedenti.
3)
La carne è importante, ma non
fondamentale. Alcune famiglie sono abituate a mangiarla ogni giorno, ma come prescritto
nello svezzamento dei bambini, si potrebbe anche assumere solo 3 volte la
settimana. Piuttosto trovate l’offerta
buona e surgelate.
4)
Il pesce: in genere molto costoso, ma
importante per una sana alimentazione. Selezionate tipologie fresche, ma a basso
costo come il merluzzo, la sogliola, polpo, mitili ecc. Comunque anche il
surgelato va più che bene e per qualche mese ce lo possiamo pure concedere!
Controllate sempre etichetta e provenienza. Ah.. assolutamente evitate il Pangasio (viene allevato dove
non dovrebbe essere allevato).
5)
Puntate i menù
su proteine vegetali (fagioli,
cornetti, piselli, lenticchie) e verdura/frutta
di stagione. Non comprate le fragole in autunno e le pesche in primavera!
Pasta, crema di verdure fatta in casa, formaggi leggeri, insalatone. Altra
dritta: esistono siti come Cortilia che propongono frutta e verdura di stagione
in cassette settimanali inviate fresche direttamente a casa. Sfortunatamente in
provincia di Cremona ancora non arriva, ma abbiamo il fruttivendolo che ci
arriva vicinissimo a casa!
6)
Non buttate gli
avanzi. Riciclateli o surgelateli.
Quando siete a casa da sole la voglia di farvi da mangiare potrebbe non essere
molta. Avere un’opzione veloce e pronta nel freezer è una soluzione!
7)
Approfittate delle
offerte sui prodotti da dispensa.
Magari avete già un flacone di detersivo per la lavatrice di riserva, ma
ricordate che non sempre quella marca che voi tanto adorate è in offerta. Non
fatevela sfuggire se ve la trovate davanti agli occhi!
Consumi energetici
1)
in maternità
possiamo gestire la casa nel modo migliore, senza correre per il lavoro e
usufruendo delle fasce più economiche per un risparmio maggiore. Lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie
possono funzionare anche senza la nostra supervisione ed il giorno dopo non
dobbiamo tirarci il collo per sistemare ciò che hanno terminato di
pulire/asciugare perché siamo a casa!
2)
Telefono ed internet: se non avete abbonamenti
fissi alla rete del cellulare ed avete il Wi-Fi a casa, trovate un’offerta
telefonica con pochi GB. Nei mesi di maternità non riuscivo a superare i 2 e la
soglia, per la quale pagavo un botto, era 7!
3)
In inverno il riscaldamento rimarrà sempre acceso e
non subirà sbalzi di calore perché lo farete accendere solo quando presenti in
casa: sembra un paradosso, ma in questo modo qualcosa si risparmia!
4)
La tv può rimanere spenta e potete
ascoltare la radio o meglio uscire di casa per una passeggiata
Altre spese non
sempre necessarie
1)
Le spese farmaceutiche post-parto per la
cura vostra e del bebè potrebbero essere abbastanza elevate, circa 50 euro/mese
nei primi tempi. La crema allo zinco, la soluzione fisiologica, l’aspiramuco,
le creme per le ragadi, le garze sterili, le creme per la pelle sensibile del
bimbo, i farmaci anticolica, ecc. Attenzione: non tutto è necessario! Trovate sempre la soluzione più economica
ed indolore: ad esempio acquistate il flacone da mezzo litro di fisiologica e
fate i lavaggi con una mini siringa (come quelle da insulina o da 5 ml) al
posto delle fialette monodose; optate per l’aspiramuco manuale piuttosto che
quello elettrico (i bimbi piangono con entrambe le soluzioni); noleggiate una
pesa o un tiralatte elettrico in farmacia piuttosto che comprarlo a meno che non
ne facciate ampio uso.
2)
I reggiseni allattamento: importante
averne almeno 3, ma non di più. Io li lavavo giorno sì/giorno no a mano. Erano
tutti in cotone non imbottito e si asciugavano al termosifone o al sole in meno
di 3 ore!
3)
Latte artificiale: la formula 1 non la troverete praticamente mai in offerta. Qui non ci si
scampa. La formula 2 e 3 invece sì. Se vedete che il vostro bimbo digerisce
bene una certa marca di latte, potete provare a proseguire con la stessa e già
dal terzo mese procurarvi le scatole della formula 2 che trovate in offerta da
tenere in dispensa. Attenzione: trovate sempre un prodotto senza olio di palma.
Moltissime marche famose ancora non l’hanno levato dalla ricetta!!!
4)
Pannolini usa e getta (se non vi siete convertite
ai lavabili come la sottoscritta): cercate l’offerta migliore e fatevi scorta
contando in prezzo al pannolino! Non
fatevi ingannare dalle marche e dai prezzi degli scatoloni. Tante marche
sconosciute, per esempio con il nome del supermercato che li vende, in realtà
sono sottoprodotti di grandi “firme”. Se cercate in Google le sottomarche
potrete trovare ottime soluzioni. Provatene pochi economici per volta per
vedere l’effetto che ha il pannolino sul culetto del vostro bimbo, perché
alcuni possono dare più irritazioni di altri (per esempio può andar bene un
Toujours e non un Esselunga..).
5)
Non sempre
preparare le pappe home-made risulta essere la soluzione più economica.
All’inizio ero dell’idea di fare tutto da me. Poi mi sono resa conto che in
termini di denaro e tempo preparare gli omogeneizzati
di frutta non era conveniente. Per quanto riguarda quelli di carne e pesce,
invece, meglio farli da sé. Più avanti vi svelerò qualche trucchetto.
6)
Ribadisco un
vecchio concetto dei primi post: RICICLATE,
prendete in prestito e restituite! Gli indumenti di seconda/terza/quarta
mano dei parenti e degli amici sono una validissima alternativa al risparmio.
Anche nelle catene più economiche come H&M o Oviesse non uscirete con più
di 10 capi senza aver speso almeno 150 euro. E per quanto vanno bene gli
indumenti? Nemmeno il tempo di uno starnuto!
7)
Se notate che
vi manca qualcosa di importante e molto costoso per il bebè provate a cercare
nella vostra provincia i negozi di usato come Secondamanina. Al primo figlio magari qualche spesa pazza la si fa,
ma se vi trovate come me a dover comprare un passeggino gemellare perché la
primogenita lo usa ancora come mezzo di trasporto, molto meglio risparmiare,
non trovate? Oltretutto questa catena rivende anche il vostro usato per
bambini, anche giochi! Avete ricevuto in regalo una splendida tutina firmata
che non avete mai usato e non ne volete più sapere di aver figli? Rivendetela!
Volete sgomberare la cantina perché voi o i vostri parenti ed amici avete chiuso
il cantiere “bimbo a bordo”? Rivendete!
E se vi può interessare ci sono alcuni siti come Bulli e Pupi che ritirano
pannolini lavabili usati!
Per ora questo
è il grosso del risparmio che si può fare quando la famiglia si moltiplica,
secondo mia personale esperienza. Altre proposte?
Commenti
Posta un commento