OH, CASPITA! DEVO RICORDARMI DI MANGIARE (e magari farmi una doccia…)!
Appena nato, il bimbo assorbe ogni momento della giornata.
Tutto ruota in funzione di ciò che lui
deve fare e noi povere mamme veniamo sempre in secondo piano. Questo può
succedere con il primo figlio, figuriamoci con un secondo a cui dover badare!
Una volta rientrata a casa dall’ospedale inconsciamente
pensavo di poter avere tempo per fare qualsiasi cosa. Emma dormiva parecchie
ore di seguito, anche 4 a volte. Ma chissà come mai proprio quando stavo per
iniziare a prepararmi il pranzo..
Uuuuaaaaaaaa (tradotto: “cosa stai facendo mamma? Hai intenzione proprio
ora di buttare la pasta?? Nooooooo! Io ho FAMEEEEEE”). E così era 9 volte su
10. Sembrava quasi sentisse l’accensione del fornello!
Trovai due semplici soluzioni, ma mi rendo conto che non
tutte hanno la mia stessa fortuna.
La prima, più semplice e comoda: approfittare della
gentilezza dei miei genitori e farmi
ospitare per pranzo. Ovvio, non sempre. Dipendeva dalla stanchezza, dal meteo,
dagli appuntamenti dei miei e altro ancora.
La seconda, più organizzata e che cercherò di mettere in
atto il prima possibile per il secondo rientro post parto che mi attende fra
circa un mese: surgelare pasti pronti.
Così come organizzavo le pappe per lo svezzamento di Emma, ora troverò facili
menù che posso scongelare la sera prima e da far scaldare a momento debito.
Esempio: polpette di carne, polpette di verdure, lasagne,
crespelle, parmigiana di melanzane, zucchine ripiene, pasta ripiena, crema di
verdura, verdure congelate da sbollentare e mangiare anche fredde.
Essenzialmente bisogna trovare alimenti che non necessitino una cottura al momento, come la pasta,
la carne, o verdure crude da far cuocere. Tutto ciò che può essere scongelato e
cotto in meno di 6 minuti va bene. Importante sempre ricordare un’alimentazione
equilibrata, alla mediterranea. Non sono un’esperta di alimentazione, ma negli
anni mi sono resa conto che è importante assumere delle belle porzioni di
frutta e verdura giornalmente (almeno 4 dosi), proteine animali o vegetali e
carboidrati nella giusta quantità, senza esagerare. Durante i primi mesi,
specie se si allatta, è importante mantenersi in forze. Se si mangia in modo
regolare di tutto un po' e si assumono almeno 2 litri di acqua al dì, si trova
l’energia per far tutto!
ORGANIMAMY-HELP Piccola
annotazione per chi allatta: tenete sempre vicino
a voi durante la pappa del bebè, un
bel litro di acqua. Tante mamme come me l’hanno provata: un arsura
desertica nei 5 minuti immediatamente dopo lo sbarco sul pianeta tetta del
piccolo astronauta bebè! Vorrete mica dover star lì a sollevare le natiche dal
divano con un neonato urlante di fame perché avete urgente bisogno di
dissetarvi?! Sia mai!! Io piuttosto salivavo per mezz’ora!
Altro punto dolente: la cena col marito. Il motto delle
prime settimane era: chi si accontenta
gode. Ed ecco pronti in 5 minuti
manicaretti che nemmeno Cracco si può immaginare. Mozzarella e carote crude,
salumi e finocchi crudi, sogliola ed insalata, minestrone pronto in 6 minuti
ecc… solo nel weekend, quando avevo la fortuna di vedere mio marito almeno 10
ore al giorno, potevo permettermi di esagerare con arrosto e patate al forno e
pizzoccheri. Per intenderci: se qualcuno poteva badare al bimbo al posto mio,
ricavavo anche il tempo per preparare qualche manicaretto.
Appena Emma ha iniziato a stare più sveglia e mangiare meno
volte nell’arco della giornata, quindi verso i 4-5 mesi, ho potuto riprendere
senza problemi la preparazione dei piatti cotti al momento, un valido
allenamento per le future pappe dello svezzamento.
Spesso chi non ha figli pensa: “massssssssiiiiiiiii che vuoi
mai? Quando dorme il bimbo tu puoi fare tutto!” Ebbene NO! Quante neomamme si
sono trovate nella mia stessa situazione, quella del “ e se non sento mia figlia che piange?” “e se le succede qualcosa
mentre sono in bagno?” “e se non la sento RESPIRARE?!?!”?. Sono tutte ansie
da neomamma, di chi come me al primo figlio non poteva sopportare l’idea di
stare anche mezzo secondo in una stanza diversa da quella in cui si trovava il
bebè. La sera non parliamone: anche se il maritozzo era a casa, la piccolina
voleva stare attaccata vita natural durante e così arrivavo alle 23 stremata e
chissene della doccia! Bidet veloce, sfregata di ascelle, cambio assorbilatte e
buonanotte mondo!
Eppure una soluzione dovrà pur esserci! Ebbene.. fare la doccia mentre il neonato è sveglio
si può! È semplice tutto sommato. Il tempo di una doccia con capelli,
minimo indispensabile sia chiaro, è di circa 10 minuti (e sto pure
esagerando!). Aggiungiamo il tempo di asciugatura, altri 15 minuti.. in 25
minuti di veglia del bebè abbiamo fatto tutto! Accendete le casse
dell’amplificatore per smartphone e fatevi una bella cantata alla “Singing in
the rain”. Un modo come un altro per intrattenere il vostro bebè. Non vi vedrà
mentre farete la doccia perché sarete abbastanza distanti da lui, ma almeno
sentirà la voce della mamma! Certo, se vostro figlio non ne vuole sapere di
staccarsi dalla mamma l’unica soluzione è attendere l’arrivo di qualcuno che
possa dargli un’occhiata mentre voi giocate ad imitare Flash sotto la doccia…
Dimenticavo…ho anche fatto la scoperta del secolo: se i capelli dovessero rimanere molto umidi in
inverno e non bisogna uscire di casa nell’ora successiva alla doccia, il raffreddore non viene!!! Quante
volte mi son sentita dire da mia madre: “asciugati bene quei capelli che se no
ti ammali!!!”. Sfatato il mito...
Fate passare qualche mese e la situazione migliorerà. Il
tempo a disposizione della mamma aumenterà perché il bebè ne è sempre meno
dipendente. La mamma inizia a rilassarsi e a fidarsi delle braccia altrui,
appena iniziato lo svezzamento serale la tetta non dà più così tanta dipendenza,
e piano piano si ritorna alla normalità: 5 minuti di doccia vi sembreranno un’eternità!
Questa è la mia esperienza cibo/doccia, attività
fondamentali per la salute psicofisica della neomamma. E la vostra? Avete
trovato altri escamotage per sopravvivere incolumi ai primi mesi della nuova
vita?
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