SPANNOLINAMENTO PRIMA DEI DUE ANNI: ORGANIZZAZIONE E OCCORRENTE
Argomento must per una mamma blogger, lo spannolinamento.
Ognuno ha il proprio metodo, le proprie idee sul come e quando. Io ho dovuto
affrontarlo per necessità.
Se avessi ascoltato la pediatra mi sarei dovuta sorbire
altri 10 mesi di doppi pannolini cambiati fra quelli di Emma e Adele,
soprattutto lavabili: sarebbe significato avere una lavatrice ed una
asciugatrice al giorno da fare! Quindi mi sono fatta su le maniche e mi sono
lanciata in questa nuova avventura.
Premessa: Emma aveva 18 mesi, non sapeva avvisare se doveva
fare cacca o pipì, a volte si svegliava la mattina ancora con il pannolino
pieno. Dunque non sembrava proprio dell’idea di levarlo. Io invece sì. All’inizio
tutti mi erano contro, pure mio marito. L’unica a darmi sostegno è stata una
mia amica che ci era passata 7 anni prima con la propria bimba di 17 mesi.
Ecco il necessario per partire secondo quanto ho
sperimentato:
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Riduttore wc: uno per ogni bagno della casa. Ho scelto
il riduttore per evitare di avere un ulteriore passaggio da fare più avanti e
avere altri oggetti da ripulire ogni volta terminato l’utilizzo.
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Mutande in cotone: taglia 2 anni, almeno 8 paia.
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Mutande allenatrici Bright Bots: necessarie
finché il bimbo non ha imparato ad avvisare. L’utilizzo che ne ho fatto è stato
solo per le uscite fuori casa. Queste mutande in spugna infatti, hanno un
rinforzo in zona pipì che protegge il bimbo in caso scappi evitando il
cosiddetto “laghetto”, ma comunque permettendo al piccolo di sentirsi bagnato e
apprezzare la sensazione della scomodità di avere il sederino bagnato.
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Leggings o calzamaglia: utilizzabili sia per
maschi che per femmine, soprattutto in casa se si decide di spannolinare in un
periodo non proprio caldo. Sono leggeri e facilmente lavabili. Si asciugano in
poco tempo e dato che sono anche in tessuto sottile è come se il bimbo fosse in
mutande.
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Foglio appunti: appendere in bagno un foglio sul
quale segnare l’orario della pipì e della cacca è di enorme aiuto per
comprendere appieno le abitudini del proprio bimbo. È importante segnare anche
quanto tempo prima ha assunto liquidi, se ha avvisato o se gli è stato imposto
l’utilizzo del wc.
sopra |
sotto |
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Teli assorbenti per divani e letti:
importantissimi se si hanno divani in tela e non pelle/finta pelle. È meglio
acquistare i teli assorbenti tipo quelli ospedalieri per adulti. Sono molto più grandi
di quelli per bambini, quindi coprono bene ampie superfici. Sopra di questi
potete adagiare un telo per divani, o semplicemente un lenzuolo.
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Spazzolone per pavimenti pronto all’uso ed
eventualmente amuchina o disinfettanti per gli stessi.
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Sapone delicato e spazzola per bucato a mano.
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Libri da leggere: così come noi andiamo in bagno
con un libro o con il cellulare, anche il bimbo ha bisogno di distrarsi un
pochino, no? Non vi rilassate di più se avete in mano qualcosa da leggere o
guardare? Così mi sono procurata dei libretti nuovi da tenere sempre e solo in
bagno, compreso uno dedicato all’addio al pannolino (su Amazon trovate
moltissime proposte).
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PAZIENZA: questa non deve mai mancare. Io l’ho
persa diverse volte durante lo spannolinamento, ma poi riguardando la tabella
delle abitudini di pipì che tenevo, mi rendevo conto che Emma faceva passi da
gigante giorno dopo giorno.
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TEMPO: per un bambino così piccolo non è facile
affrontare un passo così grande. Leggerete sul web di moltissime mamme che
hanno affrontato questo scoglio di crescita fra i 2 anni e mezzo/3 e che
spannolinano in 3 giorni. Ecco. Non sperate che accada questo per un bimbo di
un anno e mezzo. Verso i 18 mesi infatti, il bimbo inizia ad avere il controllo
degli sfinteri, fatica ad esprimersi, inizia a capire cosa siano cacca e pipì e
potrebbe far fatica a comprendere cosa succede fra le sue gambe quando se la fa
addosso. Emma ha impiegato un mese intero per arrivare ad avvisare quando
pronta ad andare sul wc. Dice ancora “cacca” per entrambe le necessità, ma
questo poco mi interessa ora. Il pannolino notturno ancora non lo tolgo, ma in
due mesi di libertà diurna l’ho trovato sporco al risveglio solo una volta.
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AIUTI: se si è al lavoro e bisogna lasciare il
bimbo a nonni o baby-sitter è importante fate in modo che anche loro seguano il
metodo deciso. Chiedete che siano coerenti e che seguano alla lettera quello
che avete impostato. A fine giornata fatevi ragguagliare su orari e tecniche
utilizzate al wc: non sono utili solo per la tabella delle abitudini, ma anche
per annotare tecniche di convincimento o nuovi metodi che vi possono essere
utili.
Questo è il minimo indispensabile che, secondo la mia
personale esperienza, si dovrebbe avere se si vuole intraprendere la strada
dell’addio al pannolino. Nel prossimo post vi spiegherò il metodo che ho
utilizzato.
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