QUANDO PAPÀ TORNA TARDI



Si legge tanto del “tempo di qualità” che si dovrebbe passare con i figli, che conta più di quello “di quantità”. Ma questa qualità per esserci non può certo durare 5 minuti giusto? Almeno una mezz’ora dovrebbe durare per essere una vera e propria qualità, altrimenti davvero non se ne percepisce il valore, secondo mio personale punto di vista.

E se una persona è via tutto il giorno per lavoro?
Ecco, quello è il papà delle mie figlie, mio marito.

Abbiamo la sfortuna entrambi di lavorare molto distante da casa e vediamo pochissimo le bambine durante la settimana. Io però un due/tre ore al giorno riesco a godermele.
Lui, a volte, nemmeno quello.
Spesso è via la notte in trasferta, oppure torna dopo le 20 perché ha fatto tardi ad un appuntamento. Arriva casa, mangia ingozzandosi e si butta in mezzo alle bambine, anche se distrutto dalla giornata, sempre col sorriso!
A volte lo vedo che è proprio perso, come se resettasse il cervello, ma non molla. Cerca di intrattenere le bambine proponendo attività fisiche, più che manuali, perché in quello riesce decisamente meglio…
E le bambine adorano lanciarsi sul papà!

Appena finisco le faccende di casa dopo cena mi butto anche io nella ressa di famiglia e ci godiamo la compagnia degli altri per pochi minuti. Sarà davvero questa la qualità? 

Non so… non sono psico-neuro-infa-stocavolo-terapeuta e non lo voglio nemmeno essere in futuro.

Sento, però, che stiamo bene insieme. Questo mi basta.

Un altro pregio di mio marito è che riesce a sostituirmi in tutto (o quasi): pulisce, sistema, veste e lava le bimbe, cucina, fa le lavatrici e le asciugatrici, si sveglia la notte per le bambine. Per esempio: arrivo a casa la sera alle 19.30 e magari lui ha già recuperato le bimbe, sta cucinando e dopo cena mi lascia riposare in mezzo ai mille giochi delle bimbe mentre sistema la cucina. Quando non sa fare una cosa “da mamma” non si arrende e chiede come farla (vedi le tanto amate code ai capelli delle pupe!!!).
Non sempre vengono bene, ma spesso basta l’impegno: non importa se il risultato è bello o brutto.

Troppo spesso gli rinfaccio di tornare tardi e scappare subito fuori a giocare a basket. Esce due sere a settimana in genere e sempre prima che le bimbe vadano a letto. Pensavo di non poter tollerare una situazione simile, soprattutto ora che lavoro tutto il giorno anche io, ma capisco quanto sia importante per lui avere uno sfogo fisico. Ha sempre fatto sport e non posso chiedergli di smettere ora.

Mamme, ce la prendiamo spesso perché pensiamo che siamo sole a far tutto, che tocca sempre a noi organizzare la casa, che toccano a noi i mestieri, ecc…

NO! Non deve andare così, oggi uomo e donna devono essere al pari, specie se lavorano entrambi! In casa ci si aiuta e ci si rispetta.
Ognuno ha i suoi spazi ed i propri tempi.

Io inizio ora a vedere tutto sotto una nuova luce. Inizio ora a capire che LUI ha sempre fatto questo. Pensavo sempre che non mi aiutasse abbastanza, ed era perché facevo tutto io stando a casa in maternità. Seguire le “faccende casalinghe” era l’unica mia attività oltre le bimbe e non sempre le facevo volentieri. Ora lavorando ho capito che lui c’era e c’è sempre, ero io quella stufa della situazione da mamma casalinga.

Meno male che ho scelto bene il mio uomo, meno male che è lui il papà delle mie figlie!!!

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